giovedì 27 luglio 2023

E se nel giallo ti vedrò …. Serata ispirata dai versi di Marcello Buttazzo

Comune di Sannicola, l’Assessorato agli Eventi e Spettacoli per l’Estate a Sannicola 2023, Associazione Pugliese Editori (Ape), Casa della Poesia di Como, per Libri di Puglia presentano alla Casa del Sole di Paola Scialpi, in Via San Simone 74 (Sannicola, Lecce) l’incontro poetico culturale dal titolo E se nel giallo ti vedrò. L’occasione nasce dall’uscita dell’ultima raccolta di poesie (da cui prende ispirazione appunto l’incontro) di Marcello Buttazzo edita da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. L’appuntamento è per OGGI 27 luglio 2023 ore 20,00

Interverranno – Francesco Aprile, Francesco Pasca, Annelisa Addolorato, Lidia Caputo, Simone Franco, Fabio Siciliani, Luca Imperiale, Vito Antonio Conte, Marcello Buttazzo, Marilena  Cataldini, Maria Grazia Palazzo, Maddalena Castegnaro, Valentina Madonna, Maurizio Nocera, Chiara  Evangelista. Mauro Marino, Alessandra Peluso, Vincenzo Ampolo, Stefano Donno

 

Ecco il nuovo libro di poesie per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno dal titolo “E se nel giallo ti vedrò” di Marcello Buttazzo con le note introduttive di Vito Antonio Conte e Roberto Dall’Olio. La casa editrice è lieta di questa nuova avventura editoriale

“Così è la poesia di Marcello Buttazzo. Nei suoi versi ho (da sempre, vieppiù in quelli di quest’ultima silloge) notato (da lettore onnivoro appassionato di poesia) l’affermarsi di due fondamentali aneliti: la ricerca (quasi disperata) d’un amore totalizzante d’antica matrice campaniana (l’esergo che omaggia Dino Campana è sintomatico) che fa pensare alla donna-Chimera e il perfezionamento d’un versificare puro (frutto edono d’una bambina semplicità di vita capace d’una sensibilità profonda). Ho avuto già modo di dire e scrivere della mia considerazione per la poesia di Marcello Buttazzo, qui richiamo l’incipit, affermando l’universalità delle sue liriche e aggiungo che, oltre ai tratti salienti che le connotano (ossia slancio sentimentale – carnale e spirituale – verso la donna musa, empatia con gli ultimi della terra, amore per la natura, ricerca mai doma del dialogo con l’altro da sé), la novità è nell’introduzione decisa del tema della morte e del suo mistero. Si tratta di versi resi col solito impasto di sillabe, neologismi e stilemi e predicati cari all’Autore (che possiede un suo personalissimo ricco vocabolario – quasi un esperanto) declinati e coniugati febbrilmente sì da evocare immagini tetre o coloratissime (a cristallizzare i suoi stati emozionali) in uno all’effetto musicale provocato dalle assonanze dissonanze e allitterazioni (mai utilizzate sterilmente). Marcello Buttazzo canta, a volte ossessivamente attraverso la reiterazione di lemmi e situazioni, la vita (la sua e quella d’intorno) rendendola in versi frementi sino alla vertigine. L’esito (rinvenibile specialmente dalla lettura a voce alta di questi versi) è quello d’un intreccio polisonoro e policromatico che consente di entrare nel mondo poetico di Marcello Buttazzo. Parafrasando il titolo della silloge, chi entrerà nel giallo non solo vedrà ma altresì sentirà interamente la sfera incantata e lacerata del poeta, il suo senso della morte e della sua gioia invincibile. (Vito Antonio Conte)

 

Questo libro di Marcello Buttazzo offre un panorama lirico di grande intensità e sicura grandezza. Il lirismo è una scelta ed è anche un destino convinti, che il poeta salentino offre, soffre e persegue con una profondità degna veramente di nota. Il libro in apparenza pare seguire una sua scia personalizzata di colori, i quali hanno caratterizzato e dato forma a due precedenti suoi testi; in realtà si stacca abbastanza nettamente da questi ultimi pur mantenendo una liricità diffusa che è, come dicevo dianzi, la cifra forse più ampiamente riconosciuta del suo fare poesia. O perlomeno la cifra più connotativa e intensamente inseguita in una stagione nella quale, almeno in Italia, pare dominare un certo antilirismo. Perché questo iato, rispetto ai due libri precedenti; ove si trova? In fondo la poesia di Marcello Buttazzo è e resta una lirica d’amore nel senso più ampio di questo termine a sua volta così ampio e il presente libro non si sottrae certamente a ciò. Ma, sullo sfondo, si agita una certa disperazione, o forse lacerazione, un’ansietà diffusa che non sembra trovare vera pace, che non si placa. Riguarda il destino del poeta e del mondo.

 

«E se nel giallo/ ti vedrò/ sarà per tenere/ acceso il sole./ Ambra/ e sconquasso minerale/ ambra/ ed effluvi di vento/ nei tuoi capelli scompigliati./ E quel raggio di luna/ che ieri ho scorto rotonda come le tue gambe di giunco./ E se nel giallo/ti vedrò/ sarà per stringere/ il fiore del tuo grano. (…)/ E se t’incontrerò/sarà per lumeggiare/ la notte,/ per seguire la scia/ della tua stella/ che mi guida/ anche nello scuro/ ancora,/ ancora/ ancora». (Roberto Dall’Olio)

 

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/04/e-se-nel-giallo-ti-vedro-di-marcello.html

 


 

mercoledì 26 luglio 2023

GALLIPOLI, TRASFERIMENTO TEMPORANEO DEL CENTRO PER L’IMPIEGO IN VIA DE PACE

A partire da oggi, il centro per l’impiego di Gallipoli è attivo presso la sede comunale di via De Pace fino a successivo trasferimento


Lecce, 26 luglio 2023 – A partire da oggi, il centro per l’impiego di Gallipoli è attivo presso la sede comunale di via De Pace, nel centro storico della città. Gli operatori Arpal Puglia erogheranno tutti i servizi all’utenza nei consueti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.30, oltre al martedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 16.30 e al giovedì pomeriggio su appuntamento.
Il trasferimento d’urgenza si è reso indispensabile a seguito della necessità di eseguire lavori di ripristino di parti ammalorate del solaio interno e del cornicione esterno degli uffici di via Lungomare Galileo Galilei n.69. L’intervento sarà eseguito da parte del Comune di Gallipoli, proprietario dell’immobile, entro il 30 ottobre prossimo. Prendendo atto dello stato dei luoghi, il sindaco Stefano Minerva ha adottato le misure
necessarie per garantire l’incolumità del personale Arpal e la prosecuzione dei servizi all’utenza, mettendo a disposizione del centro per l’impiego lo storico palazzo di città, precedentemente adibito a municipio e attualmente sede della sala consiliare. “Un ringraziamento va al Comune per la disponibilità immediata a risolvere al meglio lo stato emergenziale e a garantire un servizio essenziale per il territorio”, dice Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’impiego Ambito territoriale di Lecce Arpal Puglia.
L’erogazione dei servizi nell’immobile di via De Pace proseguirà fino al ripristino dell’agibilità della sede di via Lungomare Galileo Galilei o, in alternativa, fino al futuro trasferimento presso la nuova sede in via Firenze, dove è in fase di completamento la costruzione di un nuovo immobile che il Comune di Gallipoli ha intenzione di destinare parzialmente alle politiche attive del lavoro e al centro per l’impiego.


AGENZIA REGIONALE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO PUGLIA
L'Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro della Puglia nasce con la Legge regionale n. 29 del 29 giugno 2018 e ha come obiettivo prioritario la più ampia inclusione nel mondo del lavoro. Gestisce i Centri per l’impiego; favorisce l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, in sinergia con imprese e privati accreditati; promuove l’integrazione delle persone con disabilità e fragilità; supporta l’osservatorio del mercato del lavoro; collabora alla programmazione dell’offerta formativa rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali. Per ulteriori informazioni e dati su ARPAL Puglia, sui Centri per l’Impiego (CPI) e sui progetti e le iniziative in corso, è possibile consultare la cartella stampa scaricabile QUI.


www.arpal.regione.puglia.it


 

CLIMA. CONGEDO (FDI): GRAZIE AGLI EROI CHE A SAN CATALDO LAVORANO CONTRO LE FIAMME

“Vigili del fuoco, Forze dell'Ordine, volontari e Protezione Civile sono attivissimi in queste ore per scongiurare tragedie a San Cataldo, la marina di Lecce, dove le fiamme hanno già lambito automobili e abitazioni. Il vento forte da sud rende tutto ancor più complicato. Questi nostri eroi moderni si stanno adoperando per circoscrivere le fiamme e salvare vite umane. A loro va il mio profondo ringraziamento”. Lo ha detto Saverio Congedo, deputato leccese di Fratelli d’Italia.


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Serena Orlando
Coord. Prov.le Dip. Comunicazione
Fratelli d'Italia
LECCE
serena.orlando@gmail.com / 329.85.32.317

martedì 25 luglio 2023

Congedo: auguri di buon lavoro alla neo segretaria provinciale dell'UGL Lecce Veronica Merico.

"A nome mio e del coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia formulo i migliori auguri di buon lavoro a Veronica Merico, neo eletta segretario territoriale dell'UGL Lecce. Al contempo ringrazio Vito Perrone per il lavoro svolto insieme in questi anni in cui ha retto la segreteria territoriale.

Alla luce della sintonia su temi fondamentali come lavoro, economia, sociale che tradizionalmente contraddistinguono le nostre relazioni, sono certo che tra Fratelli d'Italia e il sindacato Ugl si rinnoveranno e intensificheranno i rapporti di collaborazione per affrontare al meglio le problematiche del nostro Territorio."
Così l'on. Saverio Congedo, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia

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Serena Orlando
Coord. Prov.le Dip. Comunicazione
Fratelli d'Italia
LECCE

lunedì 24 luglio 2023

3 agosto vernissage R-Evoluciòn mostra di TAPPARINI dal 1 al 31 agosto al Castello "Eclettico" di Nardò

 È in corso dal prossimo 1 al 31 agosto 2023 a Nardò, con vernissage il 3 agosto. 

“R-Evoluciòn” Mostra Personale di Pittura 
di Vittorio TAPPARINI
 
al Castello Acquaviva di Nardò dal 1 al 31 agosto 2023
vernissage giovedì 3 agosto 2023 ore 21
 
Ingresso libero - Patrocinio Comune di Nardò
   
 
Al Castello Acquaviva “Eclettico” di Nardò è in arrivo una ventata cromatica rivoluzionaria, un carico di arte contemporanea dalle inclinazioni Pop. È l’arte di Vittorio Tapparini, pittore e scultore leccese che sarà in mostra con le sue opere dal 1 al 31 agosto 2023 con un’esposizione personale dal titolo “R-Evoluciòn”, un nome in cui chiaramente si fondono due parole dal significato affine che rimandano al desiderio di risvegliare questi tempi lenti: rivoluzione ed evoluzione. Sono tutte opere in olio su tela delle sue più recenti collezioni di vario formato.
La mostra è curata dalla giornalista Claudia Presicce.
il Vernissage di R-Evoluciòn si svolgerà il 3 agosto alle 21 alla presenza dell'artista, del Sindaco di Nardò Giuseppe Mellone e dell'Assessore alla Cultura del Comune Giulia Puglia. La mostra sarà presentata nel corso dell'inaugurazione dallo scrittore Livio Romano.
 
La “Revoluciòn” evocata è intanto chiaramente una rivoluzione culturale che riposizioni il baricentro della società sui tratti più umani dell’esistenza, anche più semplici, colorati e collettivi. Il colore punta a rianimare infatti le coscienze e vuole contrastare un certo buio “cattivista” che si va diffondendo, quella deriva che porta a coltivare odio. “Coloriamo le strade di rosa” sembra dire Tapparini, evocando chiaramente un’ideale sterzata sociale verso territori di pace, gli unici su cui possa germogliare un futuro. È un’eresia rivoluzionaria la sua, che non aggredisce e al contrario punta a costruire, a disegnare pazienza, amore, meraviglia surreale. Ecco il viaggio in Vespa che torna in molte opere a ricordare il senso di libertà che ha reso celebre quel mezzo, la gioia di vivere, la bellezza della giovinezza che deve durare una vita intera, ma anche l’amore per i territori mediterranei, l’amore per l’ambiente da proteggere. La rivoluzione viaggia su due ruote, con quel simbolo incontestabile di una generazione che invocava libertà e che con quelle “ali sotto i piedi” ha provato a trasformare una speranza in realtà.
 
All’ambiente si ispira il secondo termine (evocato dal titolo): “Evoluciòn”. “Non ci può essere evoluzione umana senza una connessione costante e serena con il mondo che ci ospita: al momento andiamo all’incontrario” spiega Tapparini. E rispunta da qui il suo mondo solare di pesci, di fiori, di farfalle, di elefanti volanti, di bolle di ossigeno, di mari e di venti (come recita il titolo di un’intera collezione del maestro leccese). Contro ogni muro, ogni campanilismo e ogni chiusura, la cultura del mare del Sud insegna che “evoluzione” sul nostro pianeta significa “convivenza pacifica”. Il Mediterraneo racconta che l’Europa intera è nata dall’incrocio di popoli arrivati dall’Africa, fin dal tempo dei primi Sapiens: tra i primi di questi sono stati rintracciati proprio nelle grotte delle coste ioniche delle marine di Nardò.
 
Le opere gioiose e colorate di Tapparini, con un personalissimo taglio Pop, ma anche a volte surreale e onirico (tutte in olio su tela) parlano a tutti, e dicono tante cose. Dicono tanto a chi vuole vedere e capire; altri vedranno solo belle scene di coppie in Vespa davanti al mare. Tapparini fa suo infatti lo spirito di Aldo Palazzeschi che rivendicava lo spessore della sua visionarietà, sorridendo davanti a chi lo chiamava “surrealista” credendo di offenderlo, e a chi credeva che i suoi scritti fossero opere semplici, divertenti e di facile lettura (in senso denigratorio): sorrideva perché questi critici non avevano capito niente. La Storia gli ha poi dato ragione.
 
 
 
La mostra R-Evoluciòn ospitata nel Castello Eclettico ha il Patrocinio del Comune di Nardò; resterà aperta ogni giorno dal 1 al 31 agosto nei seguenti orari: dalle 9.30 alle 12.30 la mattina e dalle 18 alle 21 il pomeriggio (INGRESSO GRATUITO).
 
Per informazioni 379 2835280

 
 
 
Biografia breve di   V. Tapparini:
 
 
 
Pittore e scultore, nato a Lecce il 22 luglio del 1961, figlio d’arte, ha una storia ricca di partecipazioni in rassegne d’arte e personali nazionali e internazionali che segna l’evoluzione del suo percorso narrativo dall’informale ad un personalissimo espressionismo pop.
 
Dipinge dalla metà degli anni Ottanta, tra formale e informale. Dai lavori di ricerca figurativa dei primi anni del 2000, l’artista si è spostato ad una sperimentazione tridimensionale, materica, di grande originalità, potente percorso introspettivo che ha palesato una duttilità nell’utilizzare diversi elementi, tecniche, voci e anime. Nelle ultime collezioni poi, come in un giro di boa a metà degli anni Dieci, è tornato alla pittura pura, strati su strati di olio e colore, che riprendono gli strati infiniti della sua anima visionaria. Le sue tele oggi mostrano la scelta risoluta e mai casuale del disegno puro, espressionista, pop.
 
Rassegne, premi, personali dal 2006:
 
Tra le tante importanti esperienze di 40anni di pittura, come ultime vanno ricordate nel 2007 il Premio Sulmona, nel 2006 la Biennale Internazionale d’arte di Ferrara, la Biennale Internazionale di arti visive di Taormina, Expo Arte di New York, nel 2009 il Premio Paolo VI “Triennale d’Arte Sacra Contemporanea” al Seminario Arcivescovile di Lecce. Viene invitato alla Biennale di Venezia “Padiglione Italia” nel 2011 e tra le tante partecipazioni ai musei sono da ricordare la personale “site specific” di scultura “Hidalgo” al Must di Lecce nel 2013 con il suo piccolo ‘esercito’ per la quale il Comune di Lecce lo invitò ad inaugurare il nuovo museo d’arte contemporanea. Ancora prima, invitato dal Comune di San Pietro in Lama, nel 2008 tenne la personale al Museo Cairoli, Fondazione Memmo a San Pietro in Lama, e nel marzo 2015 è invitato ad una rassegna a Pescara al Museo “Vittoria Colonna”. Tanti anche i premi e i riconoscimenti: tra questi nel 2006 l’Ercole di Brindisi, nel 2006 Premio Internazionale “Barocco in Art” Grande Salento, nel 2007 il Premio Rembrandt e la nomina di “Gran Maestro dell’Arte nel mondo” per i suoi meriti artistici, nel 2006 Premio “Mercurio d’oro” Euro Arte Expo Porto Recanati, Premio Internazionale Arte Milano 2017, e poi Premio Eccellenza Europea delle Arti Roma Barcellona Parigi 2019.
 
A Lecce, oltre alle tante mostre presso gallerie private e spazi pubblici (in cui è invitato ad esporre dal 1985 ad oggi), va anche segnalato che ha ideato e curato tre edizioni della Biennale del Salento (2010, 2012, 2014) e varie manifestazioni legate all’arte contemporanea (anche con il gruppo da lui diretto e fondato “Tracce”, segnalato nella rassegna al Must del 2013 “Lavori in corso Corpo 1”, curato dal critico Toti Carpentieri, tra i gruppi più rappresentativi di sempre del territorio).
 
Le ultime personali con le nuove collezioni di pittura POP:
 
la prima del nuovo corso è stata “Favole d’amore” Aprile - Maggio 2016 a Roma in Via del Corso; “Fabbricante di storie” Agosto - Settembre 2016 a Lecce presso la galleria “Scaramuzza”; “Pescatore di stelle” Dicembre 2016 Gennaio 2017 ad Ostuni presso la Galleria della Confraternita del Purgatorio; “C’era una volta il sogno” Aprile - Maggio 2017 a Roma in Via del Corso e a seguire la rassegna d’arte maggio - giugno 2017 nella galleria “Le sorelle” in via Margutta a Roma. Da dicembre ’17 a gennaio 2018 è alla Fondazione Palmieri a Lecce con la sua personale “La terra di mezzo”; poi dal 9 marzo al 18 marzo 2018, ancora a Roma, “Made in Salento” è un’altra personale presso la Galleria dei Miracoli in piazza del Popolo in cui inaugura una sorta di marchio di fabbrica che rivendica una collocazione territoriale delle sue opere pittoriche. Dal 1 luglio al 31 agosto 2018 espone nella personale “Exhibition” presso la galleria “Summer Art” di Santa Caterina di Nardò (Lecce). Ad ottobre 2018 riceve il Premio Eccellenza Europea delle Arti che lo porterà nel 2019 a partecipare a tre rassegne internazionali: Roma a febbraio, Biennale di Barcellona ad aprile e Parigi a giugno. Dal 1 al 24 novembre 2018 le sue opere sono esposte nella personale di pittura “Aspettando l’Arca” presso Raphael ’78 Art Time a Lecce. Dal 24 novembre al 6 gennaio espone nella personale di pittura “La chiglia della Luna” a Nardò presso la galleria Morganarte, e dal 1 dicembre al 6 gennaio “La chiglia della Luna” è contemporaneamente anche a Patù presso la galleria “Linea cornici”. Dal 27 aprile al 6 maggio 2019 torna ad esporre a Roma, invitato in Via del Corso 528 nella personale “Favole Metropolitane”.
 
Dopo l’esposizione a Parigi presso la Galleria Thuilliers dal 15 al 27 giugno 2019 tra i finalisti del Premio Eccellenza Europea delle Arti, dal 20 luglio 2019 al 31 agosto è in mostra a Santa Caterina di Nardò con la personale “Una Luna di Miele” presso la galleria del “Jazzy”. Viene invitato a partecipare poi alla mostra itinerante  “Tonino Caputo e altri artisti” inaugurata a Pescara al Museo “Vittoria Colonna” il 24 ottobre 2019 dal titolo “Il giro del mondo in 80 quadri”. Dal 22 novembre 2019 al 16 gennaio 2020 le sue opere sono esposte a Milano in una nuova personale dal titolo “La terra di mezzo” presso lo Spazio Bistruccio di Workness. Nell’estate del 2020, nel mese di agosto, espone a Santa Caterina di Nardò con “Exhibition” presso la galleria del “Now” presentando per la prima volta i primi pezzi della collezione di storie di mari e di venti, con farfalle e pesci. “Anime di pesci” è la mostra dell’estate 2021 a Nardò, nella sua galleria nel cuore del centro storico, dove si accendono con grande successo i riflettori sulle collezioni popolate da pesci, farfalle, pinguini, elefanti e tutta la bellezza della natura.
 
Il 2022 torna a Roma con la mostra “Il tempo delle Rose” presso la Galleria dei Miracoli dal 23 aprile al 1 maggio. A luglio le sue ultime collezioni Pop ispirate alla natura sono alla Galleria Maccagnani di Lecce nell’ambito della manifestazione Darteweek dall’11 al 20, nella personale a lui dedicata “Malìe”.
 
Tornano a comparire nel febbraio 2023 tele con le Vespe nei paesaggi mediterranei nell’esposizione presso Art&Co a Lecce, dove Tapparini è invitato a partecipare alla rassegna “Dal surrealismo al Pop” con opere di Dalì e Andy Wharol.
 
Successivamente è la mostra “Melting Pop” che lo porta a Bruxelles per una mostra personale, invitato presso la Galleria Pappilia Art ad  aprile 2023 in cui presenta opere dal taglio surreale e fiabesco. Dall’esposizione a Roma “Happy Days” dal 28 al 7 maggio presso la Galleria dei Miracoli le tele si animano di nuovi paesaggi mediterranei abitati da coppie in moto e Vespa, recuperando il senso dell’andare del tipico tratto espressionista Pop di Tapparini.
 
Dal 1 al 31 agosto 2023 è in esposizione presso il Castello Acquaviva “Eclettico” di Nardò con la personale di pittura “R-Evoluciòn”.

  


 

sabato 22 luglio 2023

INQUIETUDINI di Luca Imperiale (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

“Chi lo dice che un romanzo debba essere scritto come si scrive un romanzo? Insomma, voi lo sapete come deve essere scritto un romanzo per essere considerato tale, e sapete pure tutte le regole del “gioco” tra le quali spiccano tutti i codici “didattici” per rendere una storia avvincente. Davvero una storia per essere avvincente deve “servirsi” di codici già belli chè imbustati e che basta scartarli e applicarli sui fogli bianchi? Chi lo dice?... Qualcuno certamente lo dice e lo dirà e forse hanno ragione. Ma pensate che a me importa qualcosa di chi ha ragione? È vero, la mia domanda non ha senso giacchè non mi conoscete affatto, ma vi assicuro che non me ne importa nulla di chi ha ragione.”

"Inquietudini" è certamente il titolo di un singolare esperimento narrativo di Luca Imperiale, ma le inquietudini sono le protagoniste occulte e assolute di questa storia enigmatica.  "Inquietudini" è una vicenda di periferia, di periferie sia dell'anima che del mondo reale, concrete, visibili e plausibili. È una storia psicologica ed emotiva, un viaggio nel Tempo e nello Spazio categorie che altro non sono per il protagonista Paolo, che illusioni ingannevoli, prive di qualsivoglia sostanza. I personaggi che animano le pagine del romanzo, sembrano essere presenze evanescenti, quasi fantasmi, anime smarrite che appaiono e scompaiono in un batter di ciglia. Sono personaggi che servono solo ad alimentare il dubbio di Paolo riguardo alla sua vita. Il dubbio che è poi l'enigma di tutti gli enigmi: "Ma esisto io?". Gli eventi si susseguono, quasi senza un filo logico. Lo sviluppo della trama è sospesa in un limbo, in un'intersezione sottilissima tra realtà e immaginazione. Così, alla fine di ogni giorno, scandito da un tempo che Paolo non riconosce come facente parte della sua quotidianità, il protagonista si addormenta o perde i sensi quasi sempre in luoghi diversi, sovente nel ricorrere della stessa data (il 18 ottobre, il giorno di San Luca). È in questi momenti che le inquietudini, i fantasmi di Paolo e le sue angosce prendono il controllo assoluto sulla sua presunta vita.  Un susseguirsi di viaggi in mondi alternativi e accadimenti che dovrebbero far luce sulle zone oscure di veri e propri enigmi da thriller psicologico e metafisico, ma che in realtà non fanno che assottigliare sempre più il confine tra possibile e impossibile!

Luca Imperiale è nato a Brindisi nel 1983. Vive a Sannicola, nel Salento. Nel 2015 si è iscritto all’istituto di scienze religiose di Lecce, l’ISSRM “Don Tonino Bello” conseguendo il titolo magistrale con una tesi intitolata: “Tratti antropologici in Dostoevskij. Nell’inquieta sofferenza la libertà cristiana”. Ha pubblicato: “I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmati” (Musicaos editore, 2020); ha curato “Danteide(e)” (5emme), raccolta di contributi scritti in occasione del 7ooesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Nel 2022 ha pubblicato, il poema “Il Balordo” per Spagine - Fondo Verri edizioni e il racconto in versi “Il tempo di Pinocchio” per Controluna. “Inquietudini” è il suo primo romanzo.

Con una ballata di Mino De Santis

Il disegno in copertina è stato realizzato dalla giovanissima Alice

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/06/inquietudini-di-luca-imperiale.html

 

giovedì 20 luglio 2023

STALKING, STORIE DI UN CRIMINE ORDINARIO DI ANTONIO RUSSO DOMANI A PORTO CESAREO

Si presenta il volume STALKING, STORIE DI UN CRIMINE ORDINARIO DI ANTONIO RUSSO edito da i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, presso la Pro Loco di Porto Cesareo, Via Silvio Pellico n. 32 a Porto Cesareo il 21 luglio 2023 ore 20,00. Insieme all’autore interverranno l’Avvocato Maria Virginia Scardìa, l'Avv. Franca Mariano - componente Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, Past Presidente della Sezione FIDAPA di Copertino e l’editore Stefano Donno, L’evento è promosso e organizzato da Mondadori Point di Copertino e Pro Loco di Porto Cesareo (Lecce)

“Stalking, Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della fattispecie criminologica.

Il cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere, che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di amarle e proteggerle. Un “amore malato” fa da sottofondo alle tragedie – narrate dalle protagoniste – che vedono la complicità di uno Stato ancora indifferente o, forse, non troppo “maturo” per impedire che le donne possano essere vittime di quei comportamenti criminosi posti in essere da un uomo maltrattante; i dati espressi dalle indagini statistiche nazionali e internazionali mostrano una realtà allarmante: innumerevoli sono le donne maltrattate e, nei casi più gravi, uccise per mano di colui che avrebbe dovuto amarle incondizionatamente. “Gestire il dolore di una violenza del genere è una delle più grandi sofferenze che si possano provare. Essere violata nei propri diritti ti rende impotente nell’anima e nella mente. Uscirne è un calvario, forse più acuto dello stesso momento in cui la bellezza della vita svanisce.

La più grande forza è la metabolizzazione di ciò che subisci e la trasformazione in una lotta che possa servire all’umanità” afferma la dott.ssa Francesca della Valle nella prefazione a sua cura del libro del “paladino della lotta” Antonio Russo.

Composto da “note alla lettura” curate da Francesca Brandi, Antonia Depalma, dall’avv. Benito Sposato e dall’avv. Vincenzo Piserchia e dalla postfazione a firma del consigliere regionale della Puglia, Donato Metallo, l’opera è completa di ogni informativa utile a prevenire e combattere il crimine della violenza e dello stalking grazie alla ricchezza ed accuratezza delle informazioni contenute, che fungono da vero e proprio supporto; di estrema utilità sono, a questo proposito, i contenuti relativi agli strumenti tecnici per la difesa dagli atti persecutori che ledono quei diritti inviolabili garantiti dalla Carta Costituzionale e dalle numerose disposizioni legislative internazionali.

“Stalking, storia di un crimine ordinario” è, dunque, un libro saggistico destinato principalmente alle vittime del reato di violenza e stalking, agli esperti e ai cultori della materia giuridica e si propone di sensibilizzare la società affinché, con consapevolezza, non vi sia “mai più una di meno”.

Il blog di Antonio Russo

https://antoniorussocriminologianews.blogspot.com/

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/02/stalking-storie-di-un-crimine-ordinario.html

 

lunedì 3 luglio 2023

LECCE MARKET

LECCE MARKET

Prima nazionale di "E se nel giallo ti vedrò" di Marcello Buttazzo a Lecce domani 4 luglio 2023

Martedì 4 luglio 2023 alle ore 19,00 presso la Biblioteca Bernardini di Lecce si terrà la prima nazionale del volume E se nel giallo ti vedrò di Marcello Buttazzo. Dialogheranno con l'autore Maurizio Nocera, Mauro Marino e l'editore Stefano Donno. Letture a cura di Tiziana Buccarella.

L'evento è organizzato da Biblioteca Bernardini, Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce, Teatro Pubblico Pugliese, Pilll Cultura, Provincia di Lecce, Città di Lecce, Osservatorio Luoghi Lingue Corpi verso l'Olio della Poesia 2023, i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno. Si tratta di una raccolta di versi singolare, visti i disvalori pervasivi della nostra contemporaneità, che guarda all'amore per la Vita, agli ultimi, alle tragedie della guerra (Marcello Buttazzo dedica infatti una poesia della raccolta all'Ucraina che piange).

“Così è la poesia di Marcello Buttazzo. Nei suoi versi ho (da sempre, vieppiù in quelli di quest’ultima silloge) notato (da lettore onnivoro appassionato di poesia) l’affermarsi di due fondamentali aneliti: la ricerca (quasi disperata) d’un amore totalizzante d’antica matrice campaniana (l’esergo che omaggia Dino Campana è sintomatico) che fa pensare alla donna-Chimera e il perfezionamento d’un versificare puro (frutto edono d’una bambina semplicità di vita capace d’una sensibilità profonda). Ho avuto già modo di dire e scrivere della mia considerazione per la poesia di Marcello Buttazzo, qui richiamo l’incipit, affermando l’universalità delle sue liriche e aggiungo che, oltre ai tratti salienti che le connotano (ossia slancio sentimentale – carnale e spirituale – verso la donna musa, empatia con gli ultimi della terra, amore per la natura, ricerca mai doma del dialogo con l’altro da sé), la novità è nell’introduzione decisa del tema della morte e del suo mistero. Si tratta di versi resi col solito impasto di sillabe, neologismi e stilemi e predicati cari all’Autore (che possiede un suo personalissimo ricco vocabolario – quasi un esperanto) declinati e coniugati febbrilmente sì da evocare immagini tetre o coloratissime (a cristallizzare i suoi stati emozionali) in uno all’effetto musicale provocato dalle assonanze dissonanze e allitterazioni (mai utilizzate sterilmente). Marcello Buttazzo canta, a volte ossessivamente attraverso la reiterazione di lemmi e situazioni, la vita (la sua e quella d’intorno) rendendola in versi frementi sino alla vertigine. L’esito (rinvenibile specialmente dalla lettura a voce alta di questi versi) è quello d’un intreccio polisonoro e policromatico che consente di entrare nel mondo poetico di Marcello Buttazzo. Parafrasando il titolo della silloge, chi entrerà nel giallo non solo vedrà ma altresì sentirà interamente la sfera incantata e lacerata del poeta, il suo senso della morte e della sua gioia invincibile. (Vito Antonio Conte)

Questo libro di Marcello Buttazzo offre un panorama lirico di grande intensità e sicura grandezza. Il lirismo è una scelta ed è anche un destino convinti, che il poeta salentino offre, soffre e persegue con una profondità degna veramente di nota. Il libro in apparenza pare seguire una sua scia personalizzata di colori, i quali hanno caratterizzato e dato forma a due precedenti suoi testi; in realtà si stacca abbastanza nettamente da questi ultimi pur mantenendo una liricità diffusa che è, come dicevo dianzi, la cifra forse più ampiamente riconosciuta del suo fare poesia. O perlomeno la cifra più connotativa e intensamente inseguita in una stagione nella quale, almeno in Italia, pare dominare un certo antilirismo. Perché questo iato, rispetto ai due libri precedenti; ove si trova? In fondo la poesia di Marcello Buttazzo è e resta una lirica d’amore nel senso più ampio di questo termine a sua volta così ampio e il presente libro non si sottrae certamente a ciò. Ma, sullo sfondo, si agita una certa disperazione, o forse lacerazione, un’ansietà diffusa che non sembra trovare vera pace, che non si placa. Riguarda il destino del poeta e del mondo. «E se nel giallo/ ti vedrò/ sarà per tenere/ acceso il sole./ Ambra/ e sconquasso minerale/ ambra/ ed effluvi di vento/ nei tuoi capelli scompigliati./ E quel raggio di luna/ che ieri ho scorto rotonda come le tue gambe di giunco./ E se nel giallo/ti vedrò/ sarà per stringere/ il fiore del tuo grano. (…)/ E se t’incontrerò/sarà per lumeggiare/ la notte,/ per seguire la scia/ della tua stella/ che mi guida/ anche nello scuro/ ancora,/ ancora/ ancora». (Roberto Dall’Olio)

Info link

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/04/e-se-nel-giallo-ti-vedro-di-marcello.html

Mail – iquadernidelbardoed@libero.it


 

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lunedì 26 giugno 2023

LECCE MARKET

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Urano di Laura ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Esce “Urano“. Laura è nata a San Benedetto del Tronto (AP), dove tuttora vive e lavora. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna, è insegnante in una Scuola Secondaria di Primo Grado. Amante e cultrice fin dalla più tenera età della scrittura in versi, suoi testi sono stati premiati o segnalati in diversi concorsi letterari, tra gli altri: finalista al Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como” 2019 nella sezione inediti; Premio “Lorenzo Montano” 2021, Menzione d’Onore con la raccolta inedita Acqua; Premio “Poesia Onesta” 2022 con la raccolta inedita Transizioni (miglior silloge marchigiana). Urano (Premio “Europa in versi” 2022) è la sua opera prima.

Lei coabita con Urano e dunque forse con il big bang, in qualche modo, almeno nell’immaginario della mitologia greca, essendo Urano il dio del cielo, e in pratica nonno di Zeus-Giove, essendo padre di Crono (il tempo). Se lo portiamo invece nella astronomia, ha moltissimi satelliti naturali, che ne catapultano la simbologia, dalla mitologia greca direttamente nell’immaginario drammatico sheakespeareano, in quanto queste ‘lune’ hanno nomi celebri connessi all’opera drammaturgica del grande inglese: tra cui Ofelia e Miranda, citate dall’autrice. (dalla prefazione di Annelisa Addolorato)

Urano come senhal, come persona pulsante di vita e d’amore. Urano è il puer aeternus, che ha premura d’assaggiare il mondo ad ogni istante. È lui che parla, che conosce la rotta. Lui con la sua mano tremula. Urano è anche il tu con idee vertiginose, con la brezza del pensiero, con la sua fragilità. (dalla post – fazione di Marcello Buttazzo)

Info link 

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2023/06/urano-di-laura.html

PREMIO SANPIETRINO 2023 - Società Operaia Galatina - 25-06-2023

Crifiu – Chi non ha (Official Video)

PREMIO VIGNA D'ARGENTO - LECCE Piazza Duomo

domenica 25 giugno 2023

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I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI DI STEFANO DONNO ADESSO APPRODA ANCHE IN GIAPPONE

La casa editrice salentina I Quaderni del Bardo Edizioni continua la sua azione di voler diffondere in Italia latitudini altre della scrittura, cioè autori che provengono da altri paesi nel mondo, ma che vale la pena conoscere per il loro spessore, la loro qualità, legate in maniera indissolubile alla nostra contemporaneità.

In questa opera di diffusione di poesia e letteratura di rilievo internazionale, nel nostro Paese, come pure di autori italiani all’estero, che piano piano neli anni e nei mesi scorsi ha toccatio tante mete significative in tutto il mondo, è la volta – ed è la prima volta in generale – del Giappone.

Ci complimentiamo con Stefano Donno (nella foto, a Seul, in Corea del Sud lo scorso mese di settembre), per quest’ altra significativa occasione di ulteriore crescita, per i Quaderni del Bardo, che da anni ormai si è proiettata all’estero, in Europa, in Nord America, come in India, in tutto il mondo insomma, con un prezioso lavoro di divulgazione culturale in Italia e dall’Italia.

Qui di seguito, il comunicato stampa diffuso ieri da iQDb Edizioni.______

“Dal Giappone al mondo, lo haiku moderno spicca il volo” I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno a Tokyo  con Diego Martina, il suo autore Akano Yotsuba e la poetessa Hotta Kika

Evento in occasione della pubblicazione in lingua italiana della raccolta di haiku “Chiodi battuti” di Akano Yotsuba (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2023)

Oggi domenica 25 giugno 2023 dalle ore 14,00 alle 15,30 presso Aoyama Book Center – Tokyo – Giappone, 〒150-0001 Tokyo, Shibuya City, Jingumae, 5 Chome−53−67 Cosmos Aoyama Chika 2 (コスモス青山地下 2).

Interverranno con il poeta haijin Akano Yotsuba, il traduttore e curatore della raccolta Diego Martina e la poetessa di haiku e tanka Hotta Kika

L’evento si propone come importante occasione per rilanciare lo haiku nella sua veste di letteratura moderna, varcando e superando i confini classici entro cui lo ha circoscritto la tradizione letteraria giapponese. Assieme al poeta haijin Akano Yotsuba, interverranno il traduttore e curatore della raccolta Diego Martina e la poetessa di haiku e tanka Hotta Kika. L’evento si terrà il giorno 25 giugno 2023, dalle ore 14.00 alle 15.30, presso la sede principale della libreria “Aoyama Book Center” a Tokyo.

CHIODI BATTUTI di Akano Yotsuba – haiku scelti (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Nel discorso tenuto durante la cerimonia di premiazione alla 34esima edizione del Premio Nuove Voci dello Haiku Moderno (現代俳句新人賞), il vincitore Akano Yotsuba, 46 anni, ha definito lo haiku «la forma poetica più bella dopo il silenzio», sottolineando con tali parole quanto la brevità (di fatto quasi prossima al silenzio) giochi in esso un ruolo fondamentale. Yotsuba non è certo il solo: già in passato, infatti, autori come Terayama Shūji avevano definito lo haiku «un ago», rintracciando nella brevità della forma la ragione della sua “puntura poetica”. Tuttavia, è proprio questa brevità concisa a essere talvolta considerata il limite intrinseco dello haiku, in quanto difficilmente ciò che è grande riesce a trovare spazio in ciò che è piccolo. Ma tale assunto – pure ipotizzabile a seconda dei casi – viene del tutto azzerato nei componimenti di Yotsuba, dove lo haiku non è più ciò che intende esprimere, quanto ciò che intende indicare. Proprio come nel celebre insegnamento Zen del dito che indica la luna, dunque, lo haiku si fa dito, e nel leggere i singoli componimenti c’è chi scorgerà la luna di volta in volta indicata e chi, per forza di cose, si fermerà a osservare il dito. (dall’introduzione di Diego Martina)

Profili:

Akano Yotsuba

Nasce a Kōchi (Shikoku) nel 1977. Dedito alla poesia haiku dal 2011, nel 2016 vince la 34esima edizione del Premio Nuove Voci dello Haiku Moderno. Alla raccolta di esordio “Sekai wo hai ni” (“Il mondo in haiku”) del 2015, seguono “Yoruari” (“Formica notturna”) nel 2018 e “Hofuri” (“Macellare”) nel 2021. Amante del jazz e polistrumentista, alle performance di sax nei live music club di Tōkyō alterna i reading dei propri haiku.

Diego Martina

Nato nel 1986, ha studiato lingua e letteratura giapponese presso la Facoltà di Studi Orientali di Sapienza – Università di Roma, l’Università delle Lingue Straniere di Tōkyō e l’Università di Tōkyō. Tra le altre, ha curato e tradotto le raccolte di haiku “Sulle note del vento” di Maruyama Daizen, “Solo la luna in silenzio” di Natsume Sōseki e “L’odore dell’acqua” di Kuroda Momoko, di cui è stato discepolo. È membro del circolo haiku AOI e tra i vincitori della 76esima edizione del concorso Bashō-ō ken’ei haiku dedicato a Bashō. Scrive e pubblica haiku in lingua giapponese.

Hotta Kika

Nasce a Tōkyō nel 1975. Poeta di haiku, tanka e versi liberi, è anche traduttrice e critica letteraria. Vincitrice di numerosi premi letterari, tra cui il prestigioso Premio Emergenti per l’Arte e la Letteratura del Ministero dell’Istruzione (2021) e la 77esima edizione del Premio Haiku Moderno (2022).

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